I precari con tre articoli portano a casa lo stipendio? Beppe Grillo stavolta l’ha fatta fuori dal vaso…

Vai a vedere quanto pagano i loro precari, i giornalisti: 5, 6, 10 euro ad articolo. È chiaro che un ragazzo che prende dieci euro ad articolo non va a controllare le fonti dei suoi articoli: fa un articolo, lo sbaglia, fa un altro contro-articolo, poi fa una smentita, fa tre articoli e porta a casa uno stipendio. È questa l’informazione.   […]

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Chi ha bruciato sul tempo tutti sulle dimissioni del Papa? Chi ha inviato un giornalista in loco

A margine della notizia epocale di oggi, quella delle dimissioni annunciate da papa Benedetto XVI, non riesco a non sottolineare una circostanza “giornalistica” che forse costituisce una “normalità” per realtà importanti da seguire come l’attività del Santo Padre: se la collega dell’Ansa, Giovanna Chirri, ha potuto raccontare prima di tutti quel che stava succedendo è stato dovuto non solo al […]

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Una semplice riflessione di buon senso sull’egoismo di una categoria

Quanti giornalisti negli ultimi venti anni si sono tolti 10 euro dal contratto per darli ai giovani e rendere più accessibile la professione?   Una riflessione semplice e spontanea che è affiorata nel corso della tavola rotonda del modulo formativo del Settore Adulti dell’Azione Cattolica Italiana, a cui partecipavo a San Felice Circeo: ad articolarla è stato Marco Iasevoli, già […]

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I “sopralluoghi” concordati e i comunicati “rassicuranti”: davvero si crede che ormai si pubblichi tutto?

Che il giornalismo d’inchiesta, specie in provincia, sia ormai una chimera è un dato purtroppo assodato ed è diventata un’abitudine per le amministrazioni pubbliche vedersi pubblicate sui giornali locali ogni tipo di notizie desunte dai comunicati stampa, che spesso inondano anche oltre misura le caselle delle redazioni e dei singoli colleghi, freelance e non.

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I giornalisti alla fiera delle occasioni perse: il gruppo di lavoro costituito dall’Ordine non ha trovato l’unanimità (sulle poltrone, soprattutto)

Niente: anche l’ultimo tentativo di dare un contributo di categoria al decreto sulle professioni (approvato senza preavviso il 15 giugno scorso e contenente norme ad hoc per notai, avvocati e professioni sanitarie, ma non per i giornalisti), la famosa commissione creata in seno al Consiglio nazionale dell’Ordine (che tante polemiche sollevò per la sua composizione, con la maggioranza di pubblicisti), […]

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