Cittadini mediali e nuove prospettive etiche: il congresso nazionale AIART

Un pomeriggio di grande intensità quello di ieri, 24 febbraio, per l’AIART nazionale che sta celebrando il suo convegno annuale in occasione del suo 70° compleanno: alla casa Bonus Pastor di Roma, dopo i saluti del presidente Giovanni Baggio, hanno preso la parola mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, Boris Jokic, direttore dell’Istituto per le ricerche sociali di Zagabria, e Massimiliano Menichetti, direttore responsabile di Radio Vaticana, che poi ha guidato tutti i partecipanti in un tour alla scoperta della redazione di Vatican Media.
«La tv – ha detto mons. Viganò in un intervento apprezzatissimo che ha ripercorso 70 anni di comunicazione – fungeva da scudo protettivo rispetto alla realtà esterna, perché il medium aveva una costante funzione di filtro: gli spettatori fruivano di una realtà de-saturata, dove gli elementi di imprevedibilità e di conflitto trovavano una forma narrativa che li presentava come tollerabili. Oggi invece gli schermi sono ovunque e ci riportano la realtà senza filtri, ma soprattutto i dispositivi che abbiamo sono concepiti per esonerarci dallo spostamento fisico, perché sono le cose che vengono da noi, con il risultato che noi smettiamo di protenderci al mondo, piuttosto ci ritiriamo da esso e ci creiamo delle “bolle digitali”».
«Il mondo – ha esordito il dott. Jokic – è molto più connesso in assoluto, ma ci sono sempre più persone sole. Per i giovani, in particolare, non ci sono più spazi privati: vai in bagno 10 minuti e, se non ti sei portato il telefonino dietro, trovi al tuo ritorno 400 messaggi; così le relazioni sono sempre più impossibili da gestire, specie perché il dibattito si è ormai polarizzato. Addirittura non riusciamo neppure più a discutere di Intelligenza Artifciale in maniera corretta perché ormai o viene ritenuta l’Armageddon o l‘Età dell’Oro, senza mediazione. Dobbiamo perciò interrogarci sull’istruzione e la sua qualità: la risposta alla modernità non è la digitalizzazione dell’educazione, ma nemmeno la demonizzazione della digitalizzazione. I nostri device ci danno un’illusione della conoscenza, perché scambiamo la conoscenza con la possibilità di conoscenza, che è pressoché illimitata con l’IA. La vera riforma dell’educazione non verrà dall’alto, dai politici, dalle élite, ma saranno fatte dagli insegnanti e dai discenti».
«Se raccontiamo solo cose negative – ha chiosato il direttore Menichetti – non cogliamo la portata della realtà: i numeri ci dicono che nel mondo il bene prevale sul male, ma non ce ne accorgiamo. Ma ormai siamo in tempo di post-verità è non conta più che un fatto sia vero o falso, ma che confermi o meno quello che ciascuno crede che sia vero o falso. La risposta alla post-verità sta nella prudenza e nella circolarità delle azioni per una condivisione consapevole: aspetta, guarda, verifica ed eventualmente condividi».
Sono solo suggestioni, ma esse bastano a comprendere la qualità di quanto abbiamo riflettuto.
I lavori di oggi si sono aperti con la rlazione di Antonio Scrima. “I nuovi orizzonti non li apre solo l’intelligenza artificiale, la realtà mediale ha un aspetto problematico che rimane nascosto: i pericoli della rete non sono solo quelli del cyberbullismo e del revenge porn, per questo occorre studiare, approfondire e formarsi. Mi chiedo perché se lasciamo soli i nostri figli davanti ai social network, non siamo accusati di abbandono di minori?”: sono tante le domande, che generano dubbi e riflessioni, che Antonio Scrima ci ha regalato con la sua relazione che ha aperto la seconda giornata del nostro convegno nazionale “Comunicare 70 volte 7”, che si è tenuto fino all’ora di pranzo a Roma presso la Casa Bonus Pastor.
A chiudere i lavori, il nostro presidente nazionale Giovanni Baggio: “Dobbiamo stare nel divenire, dentro la realtà, ma non come pesci inconsapevoli, ma da protagonisti”.
Un mandato preciso per il nostro lavoro futuro, sulla scia delle tre parole che ci ha lasciato papa Francesco nell’udienza privata del 23 novembre scorso: Formazione, Tutela, Testimonianza.

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