Un intervento come giornalista e docente al Convitto “G.B.Vico”

Una intensa ora di discussione con gli alunni delle tre classi (e due sezioni) del Convitto Nazionale G.B.Vico di Chieti che oggi mi ha ospitato nell’ambito del percorso sull’orientamento scolastico: l’idea iniziale era di parlare di giornalismo e di fake news ma le domande dei ragazzi sono andate molto più nel profondo, coinvolgendo l’intero sistema dell’informazione e le storture create anche da noi giornalisti.

È stato rincuorante accogliere domande sulla responsabilità del giornalista (una su tutte: “Ma se scrivono notizie false o esagerate c’è qualcuno che li punisce?”) e ancora più significativo la connessione, da loro stessi indicata, tra immagini e video postati in rete o scambiati su Whatsapp e la responsabilità penale. I ragazzi non sono banali se li si scuote positivamente, a patto di non dire loro bugie, di non edulcorare la realtà: compito nostro è quello di analizzare con loro la verità delle cose per prepararli alla vita, quella vera, non quella delle favolette!
Alla fine, ho conosciuto da vicino anche la redazione del giornalino della scuola e tra questi studenti, ci sono coloro che coltivano il sogno del giornalismo: lungi da me scoraggiarli, ma ho spiegato loro difficoltà e priorità irrinunciabili di questo meraviglioso mestiere. Che è stato anche il mio sogno anche se ora… #insegnareèilmestierepiùbellodelmondo !!!
Un grazie immenso alla bi-collega Immacolata Paterna per l’invito e ai colleghi che pazientemente hanno accompagnato i ragazzi. Sono gli incontri che, seppure inzeppati in una giornata piena e faticosa, ti restituiscono dieci anni di vita e ti rendono gioioso!

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