Una mail dal Premio Sulmona… addirittura leggono il mio blog!

Prima di chiudere ieri sera l’attività quotidiana on-line, la mia casella di posta collegata a questo blog ha ricevuto una mail contenente un lungo comunicato relativo alla vicenda del Premio Sulmona a Gian Marco Chiocci, che ha fatto rumore in tutto il mondo giornalistico e non in Abruzzo. Essendo questo mio spazio un profilo del tutto privato, quindi che non risponde alle regole deontologiche del giornalismo, potevo beatamente ignorare il messaggio, tanto più che risultava essere un copia-e-incolla di un comunicato senza alcuna indicazione del mittente o firma e senza neppure uno straccio di saluto o di contestualizzazione della comunicazione. Tuttavia, io mi sento “giornalista dentro” e ho risposto garbatamente preannunciando che avrei, correttamente (ma è una correttezza obbligata se scrivessi in una testata giornalistica, purtuttavia io mi sento ancora in obbligo deontologicamente), pubblicato il comunicato sul mio blog. A questo punto, ho ricevuto una risposta personalizzata che mi ha pure fatto piacere perché mi ha dimostrato come questo mio spazio venga letto ed apprezzato.

Questo il testo della risposta:

 

La ringrazio. Il suo post tra l’altro è stato molto più preciso di altri articoli usciti.
Ci tenevamo a precisare che i rappresentanti dei giornalisti abruzzesi non ci hanno contattato, ma non si capisce per quale motivo hanno contattato Sindaco  e Regione, come se questi enti organizzano il Premio, quando invece non c’entrano nulla, sono solo invitati come ospiti.
Inoltre, come Premio Sulmona siamo sempre stati vicini a Il Tempo, visto che il nostro segretario Concezio Barcone è stato uno storico corrispondente di questa testata.
Grazie ancora e a presto
Gaetano Pallozzi

 

E questo il comunicato:

 

“Stupiscono le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine dei giornalisti
d’Abruzzo, Stefano Pallotta e del segretario del Sindacato dei giornalisti
abruzzesi, Paolo Durante, in merito all’assegnazione del Premio Sulmona di
giornalismo al direttore del quotidiano “Il Tempo”, Gian Marco Chiocci.
Forse troppo presi dai loro incarichi negli organismi di categoria hanno
dimenticato le basi del mestiere di giornalismo. Una telefonata
all’organizzazione del Premio avrebbe potuto chiarire la vicenda. Innanzitutto
il Premio Sulmona di giornalismo dal Circolo di arte e cultura “Il
Quadrivio” e non da altri enti o amministrazioni pubbliche. Il Premio Sulmona
viene assegnato al singolo collega Gian Marco Chiocci e non all’editore. Tutti
conoscono la dolorosa vicenda dei 10 colleghi della redazione Abruzzo del
quotidiano “Il Tempo”, così come tutti sanno quanto il direttore Gian Marco
Chiocci si è battuto per un intero anno dal suo arrivo per cercare di mantenere
le edizioni locali del giornale. Che la crisi colpisca il settore
dell’editoria è noto: tutte le testate sono o in stato di crisi o in
solidarietà, e mettono in atto prepensionamenti, blocco delle assunzioni e
taglio delle collaborazioni. Questo però non può impedire di premiare
l’eccellente lavoro dei colleghi, che viene portato avanti nonostante le
difficoltà del settore”.

Lo afferma il presidente della giuria del Premio Sulmona, Paolo Corsini.

I giornalisti Gian Marco Chiocci (direttore del quotidiano “Il Tempo”) e
Rosanna Ragusa (direttore di News Mediaset) sono i vincitori del Premio Sulmona
di giornalismo riceveranno la Targa d’oro sabato 3 ottobre, alle ore 17:30, al
Polo Museale Civico Diocesano di Sulmona (L’Aquila), in occasione della
cerimonia di chiusura del 42° Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte
contemporanea, presentata dalla giornalista Daniela Miniucchi (Rai 2) e che
vedrà la partecipazione, tra gli altri, del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Assegnata, inoltre, la Targa “Città di Sulmona” (premio speciale per la
comunicazione) a David Nebiolo direttore relazioni esterne della CIA
(Confederazione Italiana Agricoltura).

Il Premio Sulmona di giornalismo si svolge anche quest’anno in concomitanza
della Rassegna di arte contemporanea, che vede quest’anno in concorso 123 opere,
tra dipinti e sculture, in rappresentanza di ben 15 nazioni, organizzata dal
Circolo di arte e cultura  “Il Quadrivio”, con il Patrocinio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera
dei Deputati, della Regione Abruzzo e del Comune di Sulmona.

 

Aggiungo solo una considerazione personale: in punta di diritto, le puntualizzazioni del collega Corsini, presidente della giuria, sono ovviamente accoglibili e condivisibili; tuttavia, non è la mera distinzione tra direttore ed editore né tantomeno la precisazione che l’organizzazione è di un’associazione privata e non della Regione ad aver sollevato l’indignazione di tanti colleghi, ma è una parte della motivazione del premio stesso, la cui materiale realizzazione (la targa d’oro) è a carico della collettività abruzzese per il tramite del Presidente del Consiglio regionale. Motivazione che nel contesto abruzzese nel quale il premio si esplica stride fortemente con quanto è accaduto nella realtà dei fatti: il cosiddetto “rilancio” de “Il Tempo” ha comportato la cancellazione di un’intera redazione, con non solo 10 colleghi contrattualizzati, ricordati da Corsini nella sua precisazione, ma anche una cinquantina di collaboratori storici e precari. Una cancellazione che non ha guardato in faccia a nessuno e che è stata realizzata senza alcun riguardo per la storia del giornale in Abruzzo e le storie dei singoli giornalisti che ne facevano parte, tant’è che essi (me compreso) sono stati licenziati con una semplice lettera prestampata.

Nessuno toglie al Premio Sulmona il diritto di conferire il riconoscimento a chi vuole per le motivazioni che vuole, ma nessuno parimenti può togliere ai giornalisti abruzzesi il diritto di indignarsi dopo essere stati cancellati con un tratto di penna da un giornale che oggi, in terra abruzzese, riceve un premio per il suo presunto rilancio, nonostante i problemi che ancora esso presenta. Premiate Chiocci per la sua carriera, anche sfolgorante, ma non riconoscetegli anche il merito di un rilancio fatto sulla pelle dei colleghi, specie dei precari, meno difesi e per nulla ricordati.

2 commenti

  • Paolo Durante

    Carissimo Antonello, ho letto solo ora il tuo commento sul Premio Sulmona. Hai centrato il problema: è mancata del tutto sensibilità da parte della Regione. Evidentemente il buon Corsini, che tra l’altro è consigliere nazionale Fnsi ma che ha ricevuto il Premio qualche anno fa, non poteva che scrivere quello che ha scritto.
    Un abbraccio

    • Marco Balducci

      Resta il fatto che avete preso tutti una cantonata, visto che la Regione con questo Premio non c’entra nulla, se non il fatto che viene unicamente invitata a partecipare (da verifiche che ho fatto non elargisce neanche un contributo economico al Premio). A più di due mesi dalla premiazione, viene da chiedersi come mai alla cerimonia finale non si sono visti a Sulmona la FNSI Abruzzo e l’Ordine dei giornalisti, se non altro per manifestare e metterci la faccia su quanto fatto nei giorni precedenti con il comunicato stampa. L’ordine tra l’altro ha un vice presidente di Sulmona, che poteva inviare a fare le veci. Come dire, le solite corbellerie.

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