La “commissione ombra” sull’equo compenso è pronta e al lavoro: un’opportunità di stimolo e di riflessione per la “commissione ufficiale”

A meno di una settimana dalla proposta formulata dal collega Stefano Tesi di una “commissione-ombra” che “simuli”  i lavori della commissione ministeriale sull’equo compenso (che si riunirà finalmente, dopo una lunga pausa post-elettorale, il prossimo 13 giugno), prevedendone le dinamiche e proponendo riflessioni dettate dall’interno della categoria, di chi cioè conosce meglio di chiunque altro i problemi del lavoro autonomo giornalistico, l’organismo è stato formato e sta già lavorando su alcune bozze, per arrivare puntuale all’appuntamento con la riunione della commissione “ufficiale”.

Un record di efficienza e velocità che dovrebbe fare invidia a chi avrebbe già dovuto da tempo “sfornare” le cifre sulle quali parametrare l’equo compenso giornalistico.

Sotto la direzione di “patron” Tesi, ci confronteremo, impersonando ciascuno un ruolo ben preciso all’interno della commissione “ufficiale” e dibattendo tutte le possibili ipotesi e soprattutto resistenze, io, il toscano Fabrizio Morviducci, uno dei “padri” della Carta di Firenze e consigliere nazionale uscente dell’Ordine dei Giornalisti, Giulio Volontè, piemontese di Sardegna, o sardo di Piemonte, che insieme a me ha vissuto le giornate di Firenze ed è un freelance a tutto tondo, Francesco Blasi, pugliese ma trapiantato nella mia regione, valente e storico collaboratore della testata abruzzese “Il Centro”, che insieme a me ha vissuto un triennio di impegno  (ma alquanto deludente) all’interno del direttivo dell’Assostampa Abruzzo come revisori dei conti, Vittorio Pasteris, freelance piemontese curatore di un blog particolarmente informato ed interessante, Marco Merola, partenopeo verace ed esperto di lavoro autonomo, Rosaria Talarico freelance calabrese di stanza a Roma e grande inviata in diverse “zone calde” del mondo.

Sette commissari più il supervisore che daranno vita ad un vero e proprio “gioco di ruolo”, in cui ognuno di noi si immedesimerà nella parte assegnata, cercando di formulare dubbi, perplessità, proposte che potrebbero legittimamente (o meno) uscire nella “commissione ufficiale”. Ma non sarà solo un gioco: perché proprio da questo sforzo cercheremo di trarre argomenti e sostegni alla “causa” dei giornalisti autonomi, destinatari e protagonisti della legge sull’equo compenso.

Nessuno di noi pretende di dare consigli o giudizi a nome della categoria, né tantomeno di sostituirsi alla commissione ufficiale o agli organismi  di Ordine, sindacato, previdenza: sarà solo un modo di stimolare il dibattito e la riflessione di tutti colleghi così che il lavoro “ufficiale” possa trarne, se vuole, indicazioni e i giornalisti sentirsi parte di una dinamica nazionale su un tema particolarmente sentito, che da circa due anni ci impegna tutti.

Personalmente, darò conto dei lavori della “commissione ombra” sul mio blog, che seguirà, come sempre  anche la “commissione ufficiale”. Sono benvenuti commenti, osservazioni, critiche, contributi.

Questa la composizione (volontaria) della “commissione ombra”:

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Antonello Antonelli

Ministero del Lavoro: Rosaria Talarico

Ministero dell’Economia: Vittorio Pasteris

Ordine dei Giornalisti: Fabrizio Morviducci

Fnsi: Marco Merola

Inpgi: Francesco Blasi

Fieg:Giulio Volontè

 

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