Ora all’equo compenso manca davvero solo il voto finale

Ho evitato appositamente di seguire pedissequamente, come invece avevo fatto per il Senato, l’iter del disegno di legge sull’equo compenso giornalistico alla Camera dei Deputati: un po’ perché preso da mille cose (in queste settimane il lavoro si è moltiplicato a dismisura), un po’ perché non volevo farmi e creare illusioni, un po’ perché siamo stati tutti invitati a lasciar lavorare i deputati in pace. Però adesso che tutto l’iter è completato e manca davvero solo il voto finale per l’approvazione non posso non registrare questo straordinario dato e aspettare con ansia l’ultimo atto di un lavoro parlamentare lungo e laborioso.

L’annuncio è stato dato nelle loro bacheche Facebook dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, e dall’on. Enzo Carra, relatore della legge in Commissione: ossia coloro che più di ogni altro si sono battuti per arrivare a questo punto.

Ora non ci sono né regolamenti né dilazioni che tengano: emendamenti non ce ne sono, il dibattito è terminato, i pareri delle cinque commissioni competenti (Lavoro, Affari costituzionali, Bilancio, Trasporti e Giustizia) sono arrivati e sono favorevoli, manca solo il voto finale, in sede deliberante, della Commissione Cultura, “presidiata” ovviamente da Carra. Si può dire che ce l’abbiamo fatta?

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