Auguri a tutti i giornalisti: oggi è la memoria liturgica di San Francesco di Sales, nostro patrono

Oggi, 24 gennaio, la Chiesa cattolica celebra nella sua liturgia la memoria di San Francesco di Sales, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, vescovo di Ginevra, cuore del calvinismo, negli anni difficili della Riforma protestante, che ispirò San Giovanni Bosco che nel XX secolo dedicò a lui la sua congregazione (oggi conosciuta per l’appunto come quella dei “Salesiani”).

Per chi non lo sapesse, San Francesco di Sales è stato indicato dalla Chiesa come patrono dei giornalisti. Quindi a tutti i colleghi, credenti e non credenti, va il mio più sentito augurio per il nostro sempre più duro lavoro, che vede una categoria sempre più precarizzata, malpagata, sottoposta a vessazioni e spesso intimidazioni (come è capitato negli ultimi tempi ai colleghi Giovanni Tizian ed Antonio Gregolin).

Ma perché il santo vescovo di Ginevra, che si ricorda per la sua massima più famosa (“Se sbaglio, voglio sbagliare piuttosto per troppa bontà che per troppo rigore”), è stato indicato come patrono dei giornalisti? 

La motivazione è tutta… professionale: poiché il clima della Riforma a Ginevra non permetteva ai fedeli cattolici di riunirsi nelle chiese e il trattato scaturito dalla Pace di Augusta (il famosissimo “cuius regio, eius et religio”) non permetteva, di fatto, la libertà religiosa, legandola a quella del proprio sovrano, il vescovo Francesco ideò un sistema ingegnoso per mantenere l’unità della piccola comunità cattolica e diffondere con efficacia il suo messaggio pastorale. Ogni sera, infatti, si preoccupava di pubblicare fogli volanti, che egli stesso poi di notte faceva scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri, svolgendo una vera e propria attività pubblicistica regolare e continuativa (ai tempi di oggi, gli avrebbero dato, almeno fino al 13 agosto il tesserino da pubblicista). Un gesto che mirava a riaffermare il diritto alla libertà religiosa come uno dei fondamenti delle libertà civili: e in questo c’è anche la modernità della sua figura.

Per chi vuole conoscere meglio San Francesco di Sales può cliccare qui ed entrare nel sito specializzato “Santi e beati” (al quale ho collaborato anche io, nell’articolo relativo al santo patrono del mio paese, San Pantaleone).

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