La Via Crucis dei Lavoratori 2025 nel segno della speranza

Una Via Crucis del Lavoratori intensa e vibrante vissuta al tramonto nel centro di Chieti con riflessioni sferzanti ma grondanti di speranza, tra le musiche dell’orchestra e del coro dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, animata dai sindaci del territorio, dalle associazioni e con l’arcivescovo che ha presieduto e benedetto l’intero rito.
È stato emozionante, da presidente provinciale, riassumere le voci di tutti al termine della Via Crucis:
“Questa sera, come da tradizione al tramonto della Domenica delle Palme, abbiamo percorso le vie del centro storico di Chieti, animando le 14 stazioni della Via Crucis con la presenza dei Sindaci, dei rappresentanti del volontariato, delle Forze dell’ordine, dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, delle associazioni, delle confraternite, delle realtà territoriali delle ACLI e dei fratelli della Chiesa Ortodossa. Li ringrazio tutti con una sola voce.
Un ringraziamento speciale va a Mimmo D’Alessio, che ha ideato e coordinato questa manifestazione sin dalla prima edizione, alle ACLI Provinciali di Chieti per l’organizzazione, al Circolo “Quarto Madonna delle Grazie” di Chieti e all’Unione Sportiva ACLI per il servizio d’ordine e la logistica, al Coro dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti diretti dal maestro Loris Medoro, un pensiero al maestro Giuseppe Pezzulo che non è potuto stare con noi, un grazie agli studenti del Liceo Artistico “Nicola da Guardiagrele” di Chieti che hanno realizzato i quadri delle stazioni, ancora ai 14 Sindaci e alle realtà associative che hanno curato le letture e al don Claudio, parroco della Trinità, che ci ha accompagnato con la Parola di Dio.
Un grazie speciale al Comune di Chieti, che si è messo come sempre a disposizione delle nostre ACLI, attraverso l’Ufficio Traffico e la Polizia Municipale, per la quale vorrei inviare un ringraziamento speciale alla Comandante, dott.ssa Donatella Di Giovanni.
Un grazie di cuore a monsignor Bruno Forte per la sua presenza, il suo intervento e la benedizione finale, che ha dato ancora più solennità a questo momento di riflessione e preghiera.
Il tema di quest’anno, la Speranza, ha guidato il nostro cammino, in sintonia con il Giubileo della Speranza e con l’appello dell’arcivescovo a riflettere su questa virtù teologale, di cui tutti abbiamo bisogno, ancor di più in questo tempo di difficoltà e di timori per il futuro. In un mondo del lavoro spesso segnato da contraddizioni e incertezze, viviamo in un momento storico in cui osare la pace è un imperativo e la Via Crucis dei Lavoratori è stata un messaggio di fiducia e di affidamento all’Amore che non tramonta, a quel Gesù che rinnova il suo atto di fiducia nei confronti dell’umanità e non smette di ammonirci dall’alto della Croce che l’Amore vince sempre anche quando sembra che sia condannato, dal punto di vista umano, alla sconfitta.
Ma noi non siamo chiamati a vedere le cose in maniera umana, siamo entrati nella Settimana Santa che culminerà nella Santa Pasqua, che sarà nuovamente per tutti un momento di rinnovamento e di pace. Grazie ancora a tutti e buon cammino verso la Pasqua di Resurrezione”.