Salvo (in extremis?) il Chietinstrada Buskers Festival

Segnalare a mezzo stampa qualcosa che non va, contribuendo indirettamente a migliorare una situazione, rappresenta indubbiamente uno dei risvolti più appaganti della professione giornalistica, che però deve ricordare di non essere quella che decide o pretende di imporre visioni e provvedimenti, ma semplicemente evidenziare con un lavoro di ricerca e di racconto alcuni fatti, affinché l’opinione pubblica ed anche i pubblici poteri possano riflettere e farsi un’idea delle cose. 

Fatta questa indispensabile premessa, ho avuto il piacere questa mattina di raccontare su “Il Tempo” i risvolti della notizia che avevo “lanciato” circa due settimane fa in merito ai timori di chiusura del “Chietinstrada Buskers Festival”:

Antonello Antonelli

Il «Chietinstrada Buskers Festival» si farà anche quest’anno: a dare certezza, nero su bianco, della riproposizione della tre-giorni di teatro di strada a ridosso del Ferragosto, che ha portato negli anni scorsi fino a 150 mila persone nelle strade del centro storico, è stata una delibera di giunta, che ha approvato anche per il 2011 la manifestazione, dotandola di un finanziamento apposito. Un sospiro di sollievo per la città, che vede riconfermato nel calendario un appuntamento capace di far riempire all’inverosimile strade, piazze e vie del Colle in giorni (dal 14 al 16 agosto), nei quali normalmente non si registravano significativi arrivi. Lo stanziamento previsto dalla giunta municipale per quest’anno è stato pari a 25 mila euro, un contributo decisamente inferiore a quello delle ultime edizioni (quando palazzo d’Achille ha elargito fino a 40 mila euro per l’evento), ma che dovrà essere integrato con i fondi a disposizione dell’associazione «Chietinstrada», organizzatrice della tre-giorni, che vede come direttore artistico Luigi Russo, l’anima del più importante busker festival d’Italia, quello di Ferrara. Un compito certo arduo, in considerazione del fatto che le spese per far giungere in città decine di artisti provenienti da tutto il mondo, il meglio dell’arte del teatro di strada, assommano a circa 130 mila euro, cifra contenuta rispetto alle grandi firme che animano il centro storico in tre giorni e agli spettacoli (anche di grande impatto scenico) che vengono proposti. Ci sarà bisogno di ridimensionare qualche previsione, ma quel che conta è che il Colle torni anche in questo Ferragosto ad essere animato e pieno di gente, a beneficio di un’intera economia cittadina.

 

L’articolo, ovviamente, si basa su un’anticipazione relativa ad una delibera di giunta e quindi non è particolarmente preciso in tutta la narrazione, ma contiene la notizia che gran parte della città attendeva: il 2011 non perderà il suo festival più atteso.

C’è chi parla di salvataggio in extremis, di un’approvazione quasi “strappata”, di una certa riottosità nel confermare questo evento.

Certo, nel mio pezzo non potevo non sottolineare i miei dubbi (e credo anche quelli dell’organizzazione) sul quasi dimezzamento del contributo comunale concesso al “Chietinstrada”: vero è che siamo in tempo di crisi, ma un evento che smuove circa 150 mila presenze in tre giorni val bene uno sforzo economico. Spero solo che il budget più ristretto non si trasformi in una edizione incolore, che sarebbe un colpo peggiore per la città rispetto ad un’edizione saltata. Ritengo comunque che, nello spirito dell’austerity, gli organizzatori sappiano anche contemperare le esigenze dello spettacolo con quelle del risparmio.

Restiamo tutti in attesa del 14, 15, e 16 agosto!

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