“Circe” di Madeline Miller: un ritratto potente di una donna irrisolta e contraddittoria

Divorato in poco meno di dieci giorni, sarebbero stati di meno al netto di diversi impegni, “Circe” di Madeline Miller si è rivelato ancora più intenso e coinvolgente del pur bello e stra-lodato “La canzone di Achille”: merito della complessità del personaggio, già nella tradizione mitologica greca, ma anche di una narrazione che è stata filologicamente corretta ma aperta a modifiche importanti e “di sostanza”.

Ne esce un ritratto di una donna fiera e forte, irrisolta e contraddittoria, generosa e spietata (anche con sé stessa), che dimostra come le vite “vere” non siano mai lineari o rigidamente coerenti, una constatazione che dovrebbe essere più presente nel giudizio generale quando ci si pone di fronte all’esistenza o alle scelte di chiunque per evitare di dare sentenze definitive o tranchant, cercando di comprimere una vita in uno schema. Libro consigliatissimo!

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