Facile parlare di energia se non si hanno i dati e non si pensa alle conseguenze!

Oggi è possibile pensare ad un ospedale che non utilizzi alcun oggetto di plastica, garantendo lo stesso livello di sterilizzazione? Stasera qualcuno di voi può dire di non indossare alcuna fibra sintetica?
Due domande provocatorie, tra le tante che il prof. MarioLuigi Rainone ieri sera, 6 febbraio, ha posto all’uditorio degli “Incontri in Comune” presso la sala consiliare del municipio trattando del tema “Ubriacati dalle fonti energetiche. Quanto costa essere energivori”.
Il punto centrale è che il progresso continuo, con tutta la sua necessità di energia, ce lo possiamo godere solo a scapito di qualcun altro: abbiamo già da ora un problema di accumulo di energia e lo scopriamo ogni volta che ci si scarica il telefonino e non abbiamo modo di ricaricarlo, andando così nel pallone.
Il futuro energetico e la sostenibilità stanno nelle rinnovabili ma esse devono essere economicamente convenienti e commisurate al contesto socio-economico: bello parlare di lotta al glifosato, ma toglierlo in agricoltura significa aumentare la necessità di dissodamento ed aratura, con le conseguenti emissioni inquinanti dei mezzi per farli; bello dire facciamo le auto elettriche, ma esse hanno bisogno di molti più minerali rispetto alle macchine tradizionali. La transizione ecologica costa: chi sosterrà questi costi?
Il nucleare dà emissioni zero, ma in Italia una volta accese le centrali, diventeremmo schiavi dell’uranio, che non abbiamo a disposizione se non in minima parte e comunque non ce lo possiamo permettere a causa della nostra conformazione geologica: troppi rischi.
Queste sono solo alcune delle tante riflessioni che insieme all’attento e stimolante pubblico sono emerse in una serata in cui si è spaziato dalla geopolitica all’economia, dall’ecologia alla geologia senza dimenticare l’ingegneria e l’informatica.

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