L’informazione informa, non cavalca l’indignazione popolare: il caso delle “raccomandazioni” Ikea

“L’informazione informa”: una tautologia, anche abbastanza sciocca, oltre che scontata, che spesso però non viene ben compresa né dai cittadini né dagli esponenti politici di ogni risma. Così capita che “non-notizie”, o comunque fatti non verificabili e quindi a rigore “non notiziabili”, facciano più rumore delle notizie vere e l’indignazione popolare per essi sia così forte da costituire essa stessa […]

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Il caso delle ostie allucinogene: uno scherzo che ha smascherato i vizi del giornalismo nostrano

“Non esistono fonti privilegiate: il giornalista controlla sempre tutto, ogni notizia, neppure il comunicato della Presidenza della Repubblica o la velina dei Carabinieri deve essere presa per vangelo”: questo è stato il refrain che ha caratterizzato, quattro anni fa, il corso di preparazione all’esame professionale organizzato con grande serietà e competenza dal mio Ordine regionale. Ed è anche la mia […]

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Se anche i due telegiornali più importanti calpestano la deontologia professionale (e la legge), di cosa bisogna stupirsi?

Una disfatta. Annunciata, purtroppo. A nulla sono serviti i richiami del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, e di quello regionale abruzzese, Stefano Pallotta, ad un rispetto della “Carta di Treviso” (e della legge, come mi ha ricordato sapientemente il collega Gabriele Testi, citandomi l’articolo 114, comma 6, del Codice di Procedura Penale) alla vigilia dell’incontro di Salvatore Parolisi […]

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Deontologia professionale, questa sconosciuta (sempre più spesso): il caso Parolisi (e non solo)

Nelle ultime settimane l’universo mondo dei giornalisti, compreso me, ovviamente, si è concentrato sulla questione dei pubblicisti e sulla riforma dell’Ordine, spendendo numerose energie intellettuali e polemiche su un punto che, in effetti, ha suscitato clamore, ma che costituisce solo uno degli argomenti su cui riflettere e che, tutto sommato, riguarda noi come categoria, senza grandi ripercussioni all’esterno. Ciò che […]

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Un richiamo deontologico sacrosanto: tra Avetrana, Garlasco, Perugia e Ripe di Civitella ci stiamo smarrendo…

La maggior parte delle volte, i primi pessimi promoter di noi giornalisti siamo noi stessi: anche se ci riempiamo (giustamente) di paroloni su principi intangibili (primo fra tutti quello dell’indipendenza), spesso cadiamo, ingenuamente (?), in situazioni ben poco commendevoli, rimangiandoci nei fatti tutte le regole che noi stessi come categoria ci siamo dati.

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