Un recital su Leopardi che incanta, ideale per le scuole: parte alla grande il progetto “Oltre ItineDante”

Giacomo Leopardi poeta alla ricerca della felicità, anelante al piacere infinito che l’uomo, mortale, non può raggiungere, che comprende che il desiderio è più importante del godimento, perché quello ti rende pronto e disposto a fare mentre questo è breve ed effimero.
Giacomo Leopardi rivoluzionario della poesia che apre con un secolo di anticipo al grande tumulto del Novecento e mette al centro della sua ricerca il proprio interiore, quello vero, profondo, insondabile.

Giacomo Leopardi innamorato e deluso che rifiuta la facile via dell’annullamento, ma indica agli uomini l’unica vera via per resistere ai colpi della Natura, che comunque sarà vittoriosa sulle creature mortali: lo stare insieme, l’aiutarsi, il fare fronte comune. Essere ginestre, forti e contemporaneamente consapevoli della propria debolezza, ma mai senza speranza.
In due ore tiratissime e incantevoli, allietate da un venticello dolce e gradevole, in un contesto splendido quale il giardino del Palazzo D’Avalos a Vasto, davanti a centinaia di ascoltatori ammutoliti, il Club per l’Unesco di Chieti insieme al Club per l’Unesco di Vasto ha applicato a Leopardi la formula, straordinariamente efficace, inventata per Dante Alighieri e la Divina Commedia. Come sempre, Pierluigi Di Clemente incanta, non solo per la recitazione, ma anche e soprattutto per l’esposizione, stavolta più difficoltosa perché non c’è da condensare un solo canto del capolavoro dantesco, ma addirittura un’intera vita, quella del poeta di Recanati, che sebbene sia vissuto “solo” 39 anni, ha aperto le porte della modernità alla poesia.
E Leopardi – finalmente è stato proclamato pubblicamente, a sostegno delle mie tante lezioni nel chiuso di una classe – non è il poeta del pessimismo, parola che mai usa nella sua produzione, ma al contrario uno scrittore vibrante di vita, assetato di desiderio di vivere, conoscere, imparare.
Non era impresa semplice e Pierluigi ce l’ha fatta, insieme alla sempre impeccabile Marina De Marco, al violino di Virginia Galliani, all’arpa di Valeria Caprì e alle coreografie di Emanuela Di Maggio.
Aspetto ora il dipanarsi di questo nuovo progetto, curioso di sapere quali altri poeti saliranno sul palco insieme a Pierluigi. Serata assolutamente imperdibile che meritava i 130 km di andata e ritorno per godermela! Avrei voluto registrarla tutta, ma poi non avrei apprezzato la straordinaria atmosfera che pervadeva tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *