La nomina del dirigente dell’Ufficio Stampa regionale potrebbe essere revocata: le dichiarazioni del vicepresidente Castiglione

Non poteva passare inosservata la protesta, sollevatasi da ogni parte del mondo giornalistico abruzzese e rimbalzata a livello nazionale, per la nomina, poco prima di Pasqua del dirigente della Struttura Speciale di Supporto Stampa (ossia l’ufficio stampa) della Regione Abruzzo, che non è iscritta all’Ordine dei Giornalisti, come pure la legge 150/2000 prevede: in una nota formale, infatti, il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, che presiedeva la seduta dell’Esecutivo in cui è stata adottata la delibera, ha annunciato che chiederà la sua revoca.

Ecco quanto ha sostenuto Castiglione:

 

Ho semplicemente presieduto la riunione di Giunta che, su proposta dell’assessore al Personale, Federica Carpineta, illustrata dal collega Angelo Di Paolo, ha nominato la dott.ssa Vanna Andreola a Dirigente della struttura speciale di supporto stampa della Giunta regionale.

Non ero a conoscenza che la stessa mancasse della professionalità acquisita richiesta per quell’incarico, in modo particolare del requisito essenziale dell’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, come previsto dalla legge sugli uffici stampa, la 150/2000.

In ragione di quanto emerso successivamente, recependo anche la presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, proporrò, nella prima seduta utile, il ritiro della delibera di nomina.

 

Una dichiarazione semplicistica, in verità, che rende poca ragione del consueto scrupolo dell’assessore Castiglione, che pare cadere dalle nuvole nonostante l’esistenza di una ben nota legge dello Stato. Del resto, è poi emerso che alla stessa nomina di dirigente della Struttura regionale aveva concorso anche un dirigente della Provincia di Teramo, escluso perché non era giornalista professionista ma solo un pubblicista. Quindi delle due l’una: o le regole si conoscevano e sono state volutamente aggirate o la Giunta ha votato “a scatola chiusa” un provvedimento evidentemente non conforme alla legge.

Vediamo se la proposta del vicepresidente Castiglione troverà ascolto nella prossima riunione di Giunta regionale.

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