Il principio dell’equo compenso giornalistico? Ha quasi cento anni…

Dopo una lunga e faticosa giornata, passata sull’asse Chieti-Roma-Pescara, una curiosità giornalistica è proprio quello che ci voleva per stemperare le tensioni e andare a dormire con un piccolo sorriso: lo devo al valente collega Gabriele Testi, grande conoscitore di leggi e regolamenti, impareggiabile ricercatore di commi ed articoli.

Spulciando tra le leggi pubblicate dalla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 1917, ne ha trovata una, la numero 1938 datata 2 dicembre, firmata dal luogotenente generale del Regno, Tomaso Savoia, duca di Genova, che allora rappresentava Vittorio Emanuele III impegnato al fronte della Grande Guerra, e controfirmata dal presidente del Consiglio dei Ministri dell’epoca, Vittorio Emanuele Orlando, che riguardava il prezzo dei giornali e dei periodici, da aumentare per la lievitazione del costo della carta (oltre che per la sua scarsità). Nelle premesse di quella legge, c’è la curiosità che la rende così attuale.

Infatti si legge nel quarto capoverso la seguente dicitura:

 

Considerato che occorre aumentare il prezzo dei giornali per raggiungere i fini suindicati ed anche per assicurare un equo trattamento economico al personale necessario all’esercizio delle aziende giornalistiche

 

Sbalorditivo, no?

Nel 2012 ci sono voluti mesi e mesi, trattative snervanti, stop and go continui per giungere all’approvazione del principio dell’equo compenso giornalistico, che tra l’altro deve essere ancora quantificato (visto che la commissione che dovrà farlo deve essere ancora composta).

Nel 1917, novantacinque anni prima, il luogotenente generale del Regno riconosce il principio dell’equo compenso per decreto, vista l’importanza della materia (si parla dell’informazione, risorsa quanto mai preziosa in guerra, specie allora che si era appena usciti dalla disfatta di Caporetto).

Ovviamente non si possono confrontare esattamente le due situazioni, ma è curioso scoprire che di “equo trattamento” (alias equo compenso) nelle aziende editoriali se ne parlava da quasi un secolo.

Davvero nihil novi sub soli!

Per i curiosoni, vi allego il file PDF della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 2 dicembre 1917, linkato dal collega Testi nella sua nota. Il decreto 1938 si trova a pagina 4, nella colonna di destra.

Basta cliccare qui: GURI 021217

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