Capodanno con l’equo compenso: il presidente Napolitano avrebbe firmato la legge. Domani controlleremo sulla Gazzetta Ufficiale

Il 2012 si aprì con l’entrata in vigore della Carta di Firenze, salutata (anche sul mio blog) come l’alba di una nuova pagina per i giornalisti italiani, specie quelli con meno diritti (freelance, collaboratori, precari, autonomi in genere). Ora il 2013 si apre, a quanto pare con l’entrata in vigore dell’equo compenso.

Ieri sera, infatti, poco prima di mettersi tutti a tavola per il cenone della Vigilia, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, ha postato sul suo profilo Facebook gli auguri più graditi in quanto corredati della notizia che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella mattinata avrebbe firmato e promulgato la legge sull’equo compenso giornalistico, approvata il 4 dicembre scorso.

Domani, a questo punto, verificheremo tale notizia, scartabellando con interesse il numero della Gazzetta Ufficiale che verrà pubblicato. Comunque sia, difficile poter ancora di più dilazionare la pubblicazione della legge (ci sono i tempi costituzionalmente garantiti), quindi entro Pasqua avremo i parametri di riferimento per l’equo compenso, sempre che la commissione venga formata e lavori entro i tempi dettati dal provvedimento legislativo (e su questo penso che vigilerà come di consueto il “mastino” Enzo Iacopino).

Quale sarà però l’effetto dell’equo compenso sui redditi reali dei colleghi, questo è tutto da vedere: come ho già detto mesi fa in un mio post, e che ha ribadito con la solita schiettezza il collega Stefano Tesi (che per primo lo segnalò) nel post pre-Capodanno del suo blog,  ciò che sarà più probabile è la riduzione della platea dei collaboratori; poiché l’editore dovrà pagarli “meglio”, allora mi sembra logico che si tenderà a diminuire il numero delle prestazioni esterne, privilegiando chi si sia dimostrato più valido.

Intanto, nel breve volgere di 15 mesi, abbiamo ottenuto Carta di Firenze ed equo compenso: chi l’avrebbe detto ad inizio 2011, quando la vasta galassia degli autonomi del giornalismo era ancora un “fantasma”?

Con questa nota di ottimismo (facile?), auguro a tutti un felice 2013!

3 commenti

  • Per i giornalisti non si adottano provvedimenti risolutivi ma le classiche pezze per nascondere le mutande perchè i pantaloni sono sdruciti. Concordo che di questo “equo compenso” se ne avvantaggeranno (si fa per dire) che lavorano Nelle testate che pagano bene. Gli altri quelli che collaborano nella galassia di testate, che godono di pubbliche sovvenzioni, dovranno continuare ad accontentarsi delle solite briciole.

  • Caro Antonello,
    non ci vuole molto a fare previsioni. Basta l’aritmetica.
    Concordo sul fatto che il 2012 ha portato la Carta di Firenze e l’equo compenso. Due passi deontologici e di principio importanti.
    Il problema è che molti colleghi, soprattutto giovani, scambiano ciò con una panacea dei loro e nostri problemi.
    E qui il meccanismo si inceppa…
    Buon anno!
    Stefano.

  • Francesco Blasi

    Io penso invece che la storia dell’equo compenso è tutta ancora da scrivere. Nel senso che i tanti maghi iscritti alla maratona con arrivo previsto a Pasqua(Commissione, più Fieg acquattata dietro le quinte), sono veri e propri fuoriclasse in grado di pescare per noi un bel cetriolo dal cilindro. Mi sbaglio? Vorrei di sì.
    Buona anno a tutti!

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