Il 22 novembre la Commissione Cultura della Camera inizia l’esame dell’equo compenso

Giovedì 22 novembre, alle 9, la commissione Cultura della Camera voterà l’equo compenso.

Con il suo stile asciutto ed essenziale l’on. Enzo Carra annuncia quella che per tutti noi è una speranza che rincorriamo da quasi un anno: la votazione finale sull’equo compenso giornalistico.

Ritengo un po’ ottimistica, però, l’espressione usata nel post del deputato che più di ogni altro si è speso per la causa del disegno di legge sull’equità retributiva.

Il can-can del Senato, infatti, ha segnato indelebilmente la mia personale fiducia nella forza degli accordi che già allora sembravano già presi e che invece si sono sciolti in un continuo stillicidio di rinvii e di lungaggini che hanno infine prodotto un testo, sicuramente migliorato in alcuni aspetti, ma che è dovuto tornare alla Camera dei Deputati.

Certamente mi fido della paziente tessitura diplomatica che il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, ha ricamato in queste settimane così come mi sento più garantito dalla presenza in Commissione Cultura dell’on. Carra, ma come recita l’adagio popolare, “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.

Pertanto, credo che la buona notizia sia che l’equo compenso, in sede deliberante, venga affrontato già il 22 novembre, ma, visti i lavori parlamentari di fine legislatura, immagino che non si possa risolvere tutto in una seduta.

Spero vivamente di essere smentito!

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