Inizia il countdown verso la Carta di Firenze… e intanto si prosegue con la solita solfa!

Quest’oggi avrei voluto iniziare a dedicare spazio sul mio blog all’analisi della “Carta di Firenze”, il documento che sarà sottoscritto nel capoluogo toscano il 7 e 8 ottobre prossimi da Ordine dei Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa Italiana al fine di prendere una posizione chiara e netta, da parte degli organismi di categoria, nei confronti dello sfruttamento intensivo del precariato nelle redazioni giornalistiche. Precari e freelance sono l’anello debole della catena giornalistica anche se ormai rappresentano quasi la metà di tutti i giornalisti italiani e contribuiscono per l’80% al confezionamento dei prodotti editoriali di ogni genere, in particolare quotidiani e periodici locali e giornali web: silenziosi e irrilevanti, nel breve volgere di sei mesi sono finalmente giunti al centro dell’attenzione della categoria, grazie a numerose iniziative sul territorio, in periferia, compresa l’azione in Abruzzo di Cinqueuronetti, la rete regionale dei precari e dei freelance.

Come prologo di questa felice attesa, questa sera, iscrivendomi in uno dei gruppi di discussione che animano Facebook proprio sui temi della “Carta di Firenze”, mi sono ritrovato un messaggio privato nella mia casella del social network, che rende l’idea dell’assurdità a cui siamo arrivati nel nostro mondo professionale:

 

Salve. Ho notato con piacere che lei è iscritto alla pagina su facebook inerente i giornalisti. Sono direttore di xxxxxxxx, un sito nato non molto tempo fa e volevamo offrirle l’opportunità di farsi conoscere nel mondo giornalistico visto che spesso le nostre news sono riportate, come può ben notare, in siti con visibilità MASSIMA come xxxxxxxxxx. Massima serietà da parte nostra. Le offriremo la grande opportunità in futuro di contattare anche importanti signori nel mondo calcistico e di tanto in tanto google ci fornirà anche una ricompensa in denaro, i migliori redattori saranno retribuiti. Se come hobby ha il giornalismo, golmania fa a caso suo. Una redazione “vispa, allegra e giovanile…” dove si parlerà di tutto: dalla serie A, serie Bwin fino al campionato estero. Se le interessa la proposta me lo dica e ci metteremo d’accordo.

Spero che chi me l’ha inviata non sia un collega. La “Carta di Firenze” dovrebbe sanzionare anche lui, altrimenti. Non credo infatti che il giornalismo sia un hobby… e chi lo ritiene tale, non fa altro che rovinare il già povero mercato che c’è, condannando migliaia di colleghi ad un precariato indegno.
Ogni pezzo va pagato il giusto. Non si scrive professionalmente per visibilità.

Questo il prologo, che fa comprendere come nonostante l’avvenuta presa di coscienza di una categoria ci sia ancora chi specula sul “fascino” che indubbiamente il giornalismo suscita.

A Firenze ci sarò anch’io. Prima di tutto come free-lance e precario, che vuole che la propria professionalità sia riconosciuta e pagata, poi anche come consigliere dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, che desidera che tutti gli organi di categoria si prendano carico, ognuno per la propria parte e competenza, di questo problema. Il programma si può reperire cliccando qui.

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