Chietinstrada Buskers Festival non delude mai

Dopo aver temuto per settimane, nella scorsa primavera, che fosse cancellato dal calendario delle manifestazioni di Chieti, come ho anche riferito nel mio blog, pronunciandomi ovviamente a favore del mantenimento (quasi “a tutti i costi”) della tre-giorni più importante della città, il “Chietinstrada Buskers Festiva”, vero gioiello tra gli eventi teatini, è finalmente arrivato e come al solito non ha deluso le attese delle decine di migliaia di persone che si sono assiepate nei primi due giorni di spettacoli tra le vie e le piazze della città e che stasera sicuramente continueranno a cercare la magia degli artisti di strada (se qualcuno ce la fa, non si faccia sfuggire l’occasione questa sera).

La struttura della manifestazione è rimasta, così come è normale, quella di sempre, con i vari artisti che si esibiscono, generalmente per due volte in una serata, lungo corso Marrucino, piazza Trento e Trieste, la Villa Comunale, piazza San Giustino, l’antica pescheria di via Arniense e porta Pescara (una location un po’ decentrata ed ingiustamente trascurata, visto che quest’anno vi si esibiscono i Gunshot, con uno spettacolo che occhieggia la nascita del rock and roll negli anni Cinquanta).

Per chi arriva a Chieti (tra l’altro il servizio navetta quest’anno è davvero preciso, dal Palatricalle e dal Teate Center, con fermata anche al Terminal, visto che le scale mobili non sono ancora pronte, causa le soliti lungaggini burocratiche, che ho recentemente raccontato in un pezzo su “Il Tempo”), fondamentale è acquisire subito la guida della manifestazione, ben fatta ed esplicativa, per scegliere il percorso che si vuole seguire all’interno delle tante proposte artistiche, per evitare di perdere le migliori o di ritrovarsi molto indietro tra la folla, non riuscendo dunque a vedere o sentire alcunché. I punti di distribuzione sono in piazza San Giustino e nell’atrio del palazzo provinciale.

Da rilevare anche, oltre alla partecipazione di molti tra bar, ristoranti e pizzerie cittadini, che finalmente, insieme a diversi esercizi commerciali, rimangono aperti fino a tarda ora, la presenza di punti di ristoro di grande qualità, con una segnalazione particolare per quello in piazza Malta, dove c’è la porchetta di Genobile e diverse specialità siciliane (su tutte, arancini rossi e bianchi e cannoli). Da non perdere nel secondo tratto del Corso (quello che da piazza Valignani va fino a via Arniense), il mini-stand del birrificio “Majella”, che propone, oltre alla classica birra artigianale già molto apprezzata, una novità: una blanche agli aromi floreali che è davvero gustosissima!

Se posso consigliare un paio di spettacoli, credo che prioritariamente occorra installarsi in piazza San Giustino, magari riuscendo a conquistare la scalinata della cattedrale, per due eventi consecutivi, uno mozzafiato, gli “Eventi verticali”, con due acrobati che compiranno spettacolari peripezie lungo la parete del campanile, l’altro divertente, con “El grito” duo italiano-uruguayano, che propone funambolismi… comici, con grasse risate di bimbi e adulti. Poi, poco dopo mezzanotte, tutti in piazza Umberto I, per il “3D Building”, novità dell’anno, con i palazzi della piazza “animati” dalle videoinstallazioni di due giovani artisti teatini.

Infine, dopo mezzanotte, tutti alla Villa per la BuskerNight fino a tarda ora, che si apre con la sfilata della prestigiosa Banda di Piazza Caricamento, un vero melting pot di tredici nazionalità ed altrettante tradizioni musicali.

Un applauso, senza riserve, all’associazione “Chietinstrada” per essere riuscita nuovamente a proporre un evento straordinario in città ed anche all’amministrazione comunale che, dopo una prima titubanza, ha messo a disposizione un buon budget per la manifestazione, nonostante il momento di crisi. Tuttavia, il buskers festival è un ottimo investimento per Chieti, come mi hanno confermato personalmente molti commercianti della città. Ed in tempi di crisi avere una manifestazione che smuove fino a 100 mila persone è davvero oro colato!

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