Vatican Wars? Deludente!

Avevo promesso di dare un giudizio complessivo sul nuovo gioco di Facebook, Vatican Wars, dopo averlo usato un po’: eccomi qua, dopo più di un mese dall’inizio della mia prova e con un risultato molto inferiore alle attese.

Di primo acchitto, infatti, il gioco mi è sembrato, come riferivo direttamente sul mio blog, particolarmente originale e capace di far riflettere su molte delle posizioni della Chiesa, consentendo il dibattito interno a colpi di “sfide teologiche”, ma approfondendo la conoscenza dei meccanismi del “contest” anche questo aspetto si è rivelato deludente.

Infatti, se da un lato i “compiti” che vengono assegnati al giocatore-sacerdote tempo liturgico dopo tempo liturgico permettono una conoscenza abbastanza completa dei ritmi annuali del calendario cattolico (anche se ci sono compiti alquanto fuori luogo, tipo “costruire il campo da basket dell’oratorio”, molto americano come impegno), le sfide a dibattito sono il punto debolissimo del gioco: la sfida infatti viene decisa con un calcolo (chi sa quanto fondato) dal computer che dà la vittoria o la sconfitta senza spiegare il perché, senza approfondire quali siano state le posizioni dei due giocatori a confrontarsi e quale sia stato il giudizio emerso. Senza contare che poi anche se non hai finito tutti i tuoi compiti relativi ad un tempo liturgico, se arrivi ad un livello superiore, automaticamente si passa al tempo liturgico successivo, lasciando dunque inevasi alcuni importanti passi (ad esempio, nell’anticipato passaggio dalla Quaresima alla Pasqua sono stato costretto a tralasciare “preparare le Palme”, “celebrare la messa delle Palme”, “confessare i fedeli in preparazione della Pasqua”).

Sicuramente, chi ha meno frequentazioni ecclesiastiche forse può accontentarsi e magari si fa anche una piccola cultura che non aveva, ma per il sottoscritto è davvero poca cosa. Mi aspettavo di più!

Un vero peccato. Veniale, però! 😉