In ricordo della prof.ssa Stefania Di Menna

C’eri sempre, silenziosamente e discretamente, la tua mano esile si alzava sempre in collegi docenti, consigli di classe, dipartimenti per metterti a disposizione su qualsiasi cosa potesse essere utile alla scuola, una istituzione che hai profondamente amato e a cui hai dedicato tutte le tue energie, anche quelle che progressivamente ti venivano meno.
C’eri sempre, ma non ho nessuna foto con te, che fuggivi sempre quando c’era da fare una foto ricordo, la tua discrezione e la tua umiltà ci privano ora di qualsiasi immagine insieme a te e sai quante foto ho fatto per le tante attività fatte da te e insieme a te!
C’eri sempre e sei praticamente sparita quando io ebbi per un anno il tuo Francesco tra i miei alunni: non volevi in alcun modo condizionare il mio insegnamento e ho avuto il piacere di parlare sempre con tuo marito delle brillanti capacità che ha tuo figlio. Anche Mariachiara, che non ho mai avuto come alunna, ha percorso brillantemente il triennio qui e, come te, è sempre stata pronta ad impegnarsi nelle attività extracurriculari. Abbraccio loro adesso, virtualmente.
Siamo tutti attoniti. Anche stamattina i ragazzi in classe erano senza parole, abbiamo parlato insieme di quanto sia importante la morte nella nostra esperienza umana e di quanto essa sia essenziale per renderci da un lato umili e consapevoli di non essere supereroi, dall’altro pronti e capaci di fare cose grandi perché il nostro cammino qui sulla Terra è breve e incerto.
Continuare a vivere e a vivere bene è la nostra risposta alla morte: questa la sintesi di una lezione che non avrei mai voluto fare. Non per commemorare te…
Un abbraccio, Stefania! A-Dio: ci rivedremo spero in paradiso dove già starai preparando mille attività per i ragazzi che avrai trovato. Mi raccomando: prepara anche un progetto per il team digitale: dovremmo ricostituirlo quando ci riuniremo lassù insieme!

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