Una scuola migliore passa da insegnanti motivati

Oggi è il primo settembre ed anch’io, come circa 700 mila miei colleghi insegnanti, ho dato l’avvio al nuovo anno scolastico: un momento importante, perché ci prepariamo ad accogliere tra dieci giorni i nostri bambini e i nostri ragazzi nelle scuole, dove la didattica sarà finalmente tutta in presenza. Nei duri giorni del lockdown, la scuola è stata in prima linea per evitare che i giovani potessero avere duri contraccolpi di una situazione inattesa i e il lavoro indefesso e costante dei docenti italiani ha permesso di continuare a garantire il diritto all’istruzione anche in forme nuove ed inedite, mettendo passione, competenza, spirito di sacrificio. Ecco, a fronte di questi sforzi, gli insegnanti italiani sono ancora quelli peggio pagati in tutta Europa e non solo, sono anche tacciati di lavorare poco (le famose 18 ore settimanali, ma nessuno conta le ore di preparazione e di correzioni, oltre che le riunioni) e di avere 3 mesi di vacanze (salvo poi scoprire che i giorni di ferie sono sempre 32 come tutti gli Statali, solo che concentrati di seguito). Gli insegnanti sono veri professionisti, che lavorano con passione e amore, a cui va riconosciuto soprattutto il merito di formare le future generazioni, perché vengano istruite. Per questo Noi Moderati propone l’aumento della retribuzione dei docenti di almeno il 30%. Lo possiamo fare con il tuo aiuto, il 25 settembre, per Portare a Roma il nostro Abruzzo, quello degli Abruzzesi.

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